L'attuale pianta a tre navate è il risultato di numerosi interventi operati nei secoli sull'originario tempio di età medioevale, eretto su progetto di Andrea Vaccaio, che probabilmente coincideva con l'area della cappella di sinistra ed aveva l'ingresso ai piedi del salone che oggi conduce alla cripta.
Oltre alla cripta, in cui sono conservati frammenti marmorei dell'antica Cattedrale, è di particolare interesse il cosiddetto Cappellone di S. Paride.
Costruito sullo schema architettonico della Cappella del Duomo di San Gennaro di Napoli, conserva tre bellissime tele del pittore napoletano Francesco De Mura.
Al centro dell'abside domina uno straordinario crocifisso di scuola giottesca, attribuito da alcuni studiosi a Roberto Oderisi da Gubbio e da altri a Giovanni Barrile